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O010pf

Ipersfera Carraresi

Descrittori

Struttura primaria: ipersfera reticolare 4D
Struttura secondaria: composizione digitale interna
Dinamica primaria: traslatoria
Dinamica secondaria: assente
Inciso compositivo: fusione a maschera unica

Descrizione sintetica

L'opera è il risultato di una composizione tra l'immagine di una ipersfera 4D in primopiano e un'immagine quadrettata sullo sfondo, prodotta digitalmente per richiamare la raffigurazione del Castello Carraresi dipinta da Giusto de Menabuoi.

Descrizione analitica¹
¹ Profilo presentato in occasione di una esposizione a tema specifico

La realizzazione propone chiavi di lettura sia cromatiche sia formali.

Dal punto di vista cromatico, il lavoro, volutamente cupo e privo di bianchi, intende richiamare alcuni tipici colori medioevali in una progressione radiale di sfumature e di tonalità scure volte a esprimere le luci e le atmosfere degli angoli più nascosti del castello.

In un ipotetico viaggio da Ezzelino ai Carraresi, la luce giallo-verdognola centrale, che si diffonde tra toni rossastri, intende sia rappresentare l'immagine del dispotismo, che nasce e si propaga nello spazio e nel tempo, sia simboleggiare, nella perfezione della forma geometrica in primopiano, l'impronta di ciascun passaggio storico-culturale aldilà di ogni oscurità civile e sociale.

Dal punto di vista formale, l'intreccio cromo-geometrico rosonale dell'ipersfera 4D e le quadrettature inferiori desiderano richiamare la raffigurazione del Castello Carraresi, presente in Basilica del Santo a Padova, nell'affresco di Giusto de Menabuoi, all'interno della Cappella del Beato Luca, e, al tempo stesso, esprimere una libera sintesi tra emblemi riconducibili ai Carraresi e storia carceraria del castello.

La evidenza di forme auree intende essere sia aspetto integrante dell'armonicità complessiva del lavoro sia simbolo diretto ed espressione delle precise regole matematiche che determinano il cromatismo generale autogenerato.